venerdì 31 luglio 2009

ET NUNC...

Il principio di un libro è un atto di disperazione
Impugnare la rivoltella e spararsi un colpo alla
tempia, o afferrare la penna e scrivere il primo rigo,
sono due gesti che si equivalgono, moralmente
qualche volta, energeticamente sempre.
Che cosa verrà dopo? La luce o la tenebra?
La vera vita, o la vera morte? L’ eterno gaudio,
o lo stridore dei denti? Non si sa. Si spara. Si scrive.
“ Et nunc, vir studiose, frange tibi caput pro faciendo libros “.

0 commenti: